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Bici Bdc 13° Granfondo Marcialonga Cycling Aprica(So) 2 Giugno 2019


Dal racconto dell'OrcoPinoR

Premessa Lo scorso Giugno 2018, durante la Dolomiti Sportful Race, mentre "grimpavo" verso il Passo Rolle, un giovane universitario di Forlimpopoli mi decantava la bellezza del percorso della Marcialonga Cycling. Il tarlo nella mia "mirudda" era già entrato. Conoscevo la Marcialonga di sci di fondo a tecnica classica, sulla tostissima distanza di 70km, che da Cavalese porta a Moena e ritorno, a cui avevo già provato ad iscrivermi senza aver mai potuto partecipare. Conosco la Marcialonga running di 26km da Moena a Cavalese. L'occasione della Marcialonga Cycling è da veri ghiottoni delle Granfondo.

La tromba d'aria del 29 Ottobre 2018 Si rimane senza parole a vedere i boschi di conifere devastati da quel che sembra un bombardamento con armi non convenzionali. La furia del meteo colpì l'Italia dall'Alto Adige a tutta la costa adriatica, provocando sette morti a causa della caduta di alberi. Nei paesi della Valle di Fiemme e Fassa, oggi 1 Giugno 2019, non c'e' segno di cotanto disastro, ma appena alzi gli occhi al cielo, verso le montagne ed i boschi, lo scempio è evidente. La gente Trentina è tosta. Lavorano senza sosta per eliminare i tronchi abbattuti dalla tempesta ed evitare che la marcescenza del legno crei microorganismi che possono intaccare gli alberi sani dei boschi rimasti. Il disastro si palesa in tutta la sua evidenza al Lago di Carezza e salendo verso il passo Pampeago. Il percorso - Partenza da Predazzo ore 8.00 quota 1000 Slm - Passo Costalunga - San Valentino - Passo Pampeago - Passo San Pellegrino - Passo Valles per 135km e 3900D+

Passo Costalunga Alt. 1750 Slm I veci dicevano che era un "passo" pedalabile, ed in effetti fatto in "difesa", si arriva a quota 1750slm senza danni. Non arrivo ancora in cima e la macchina di fine corsa mi coglie. Da questo momento le strade sono aperte al traffico veicolare. Viste le pendenze, però, superiamo qualsiasi cosa, fosse anche anche una Huracán. Discesa verso il lago di Carezza e a seguire il primo ristoro di Nova Levante. Passo Pampeago Alt. 1983 Slm La salita più della Granfondo. Tra boschi di conifere non devastati, si pedala da veri signori. A Obereggen scatta la cronometro per vedere chi ci mette meno tempo a salite al passo Pampeago. Tra le retrovie nessuno scattta. Siamo coscienti che le salite e i dislivelli sono ancora tanti. Al passo Pampeago, ancora un po' di neve ed un ristoro. Segue una discesa in picchiata verso i paesi di Stava e Tesero che mi avevano visto protagonista nella Stava SkyRace del 2011. Il computer di bordo segna la velocità massima di 86km/h. Si chiude il giro del massiccio del Latemar e si ritorna a Predazzo dove si può scegliere tra la Mediofondo (80km), che si chiude a Predazzo e la Granfondo(135km) che prosegue nuovamente verso Moena per affrontare i passi S.Pellegrino e Valles. Passo San Pellegrino Alt. 1918 Slm Questo, dicono sia uno dei passi alpini teatro di allenamento dello Squalo di Messina. Occorre quantomeno onorarlo. La salita inizia da Moena 1200slm, con pendenza subito toste. Si sviluppa in 12km e si arriva a quota 1918slm. Paesaggi spettacolari, qui la furia del maltempo è stata clemente. In cima, visto che sono in anticipo di circa un'ora abbondante dall'ultimo cancello orario, cerco un bar per un gelatino. Tutto chiuso, i locali riaprono la prossima settimana con la chiusura delle scuole. Segue una furiosa discesa verso Falcade, ma non si arriva al paese. A destra un muro ci devia verso il passo Valles.

Passo Valles Alt. 2045 Slm E' il colle più alto posto a 2045slm. A confine tra Trentino e Veneto. Si da fondo agli ultimi gel di maltodestrine senza badare a spese. Anche qui scatta la crono per i più assatanati. Sparo anch'io le ultime cartucce... ma le polveri sono bagnate e il botto finale me lo riservo per la prossima Granfondo.

Arrivo La discesa dal Passo Valles è stata meravigliosa, a tutta birra, sapendo che le salite sono terminate e ci attendono a Predazzo per metterci al collo la meritata medaglia di partecipazione. Post Gara Non poteva mancare l'acquisto di qualche etto(suma rancin nhè) del famoso formaggio Puzzone di Moena, Parbleu se puzza. Ci concediamo, dopo la GF, ancora un giorno di riposo a Levico Terme in una dimora da favola limitrofi all'amonimo e fantastico lago. Il mattino del giorno dopo non poteva mancare il classico giro del Lago, in modalità pedestre, per defaticare il dislivello del giorno prima.

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