Granfondo Marmotte Alpes 2 Luglio 2017
Dal racconto dell'OrcoPinoR Premessa Sono venuto a conoscenza della manifestazione lo scorso autunno 2016 da riviste e siti specializzati. "Grimpare" nella stessa giornata quattro mitici colli: Glandon,Telegraphe, Galiber, Alpe D'Huez , per gli appassionati delle ruote, pensavo sarebbe stato un bell'obbiettivo dell'anno. Detto fatto. A Novembre 2016 procedo senza dubbi ed entusiasta all'onerosa iscrizione della 35°ediz. Partenza In dubbio questa breve vacanza, causa alcune vicissitudini, legati alla salute, famigliari. Ma in zona "Cesarini" tutto è andato per il verso giusto. La partenza della manifestazione alle 7.00 dal paesino di Bourg d'Oisans, mentre l'arrivo all'Alpe d'Huez 1900slm. Alberghi già tutti prenotati. Trovo un Hotel Royal Ours Blanc all'Alpe D'Huez . Forse la soluzione migliore, ma ahimè il mattino della Granfondo occorre scendere in bici a Bourg d'Oisans per la partenza. La discesa ben coperti, per non rischiare di compromettere la massa muscolare. Alla base della discesa, per i più fortunati, quelli che hanno dietro l'organizzazione, c'e' il deposito del materiale utilizzato per scendere. Per i poveri tapini ci sono due soluzioni. La prima vestirsi con materiale vecchio e poi gettare tutto. La seconda, scelta anche da me, utilizzare attrezzatura leggerissima da Trail running e poi riporre il tutto nello zainetto al seguito, tanto al Colle del Galibier sono previste nelle ore centrali 5° gradi. Vi assicuro che 14km 1100d- alle 6.00 del mattino, dopo colazione, non è da sottovalutare. Mi ritrovo in griglia, appena fuori dal paesino di Bourg D'Oisans, 1h15min in anticipo. Che si fa'?. Due chiacchere con i vicini di griglia. Sono all'ottanta per cento ciclisti provenienti da Inghilterra , BeneLux e Spagna. Rari gli Italici. Sgranocchio qualcosa. Ilarità generale quando alle 7.15 si accende l'irrigazione automatica che ci bagna tutti. Siamo riusciti a chiudere l'acqua dal vicino pozzetto. Puntuali alle 7.50 aprono la griglia dei tapascioni e alle 8.00 passiamo sotto il pallone, in centro paese,dove è posto il crono. Bourg D'Oisans 700slm -->Col du Glandon 1950slm Sono tanti quasi 40km per salire al Col du Glandon a quasi 2000slm. Altro che salita dolce. Battiti cardiaci sempre sotto controllo. Se vado fuori giri adesso sono spacciato. Si pedala intruppati, andatura tranquilla, rarissimi gli incidenti. il colle arriva appena dopo un invaso della EDF. Nebbia fitta, freddo. Vedo il vapore del mio fiato caldo e quello degli altri compagni di sventura. Fa molto freddo. Cento metri prima del colle, per evitare intasamenti, cambio e butto la maglia strasudata nel bidone dell'immondizia, mi copro per benino e mangio i miei panini autoctoni. Riparto. Al col du Gladon è l'inferno in terra. Nebbia fittissima, non si vedono neanche i tavoli del ristoro. Tutti a piedi. Proseguo senza entrare nell'area del ristoro. Non riesco a fare nessuna foto, troppa bolgia. Non c'e' tempo da perdere. Col du Glandon 1950slm --> St.Marie de Cuines 520slm La discesa è un piccolo nastro d'asfalto umido. L'attenzione sempre massima. Dal colle il cronometraggio è stoppato per evitare che qualche testa calda faccia la mattana del giorno. Il crono riprenderà a St.Marie de Cuines. St.Marie de Cuines 520slm--> St.Michel de Maurienne 700slm Trenta chilometri da percorrere sulla statale, da fare ben coperti con i trenini naturali che si formano. A St.Jean de Maurienne, sullo snodo ferroviario per Modane, attenzione alle rotaie dei treni sul pavimento stradale che hanno causato due incidenti ciclistici.
St.Michel de Maurienne 700slm --> col du Telegraphe 1500slm Il percorso lo ricordo bene per via della cicloturistica Susa-Susadell'Agosto del 2014 fatta con OgreDoctor. Per fortuna, questa volta, il cielo è coperto e la temperatura è gradevole. Strada bloccata al traffico, Salgo al colle senza danni. Al Telegraphe, dopo aver ingollato il mio panino dolce con prosciutto e formaggio, tiro qualche foto e preparo la mente per il mostro sacro, il Galibier. Col du Telegraphe 1500slm --> Col du Galibier 2642slm Breve discesa di 5km verso il paesino di Valloire. Conosco quello che mi attende, questa volta al ristoro posto dopo l'abitato, mi fermo per un arancio e mezza banana. Siamo quasi al 100km ma non abbiamo ancora fatto neanche metà del dislivello complessivo di 5000D+. Caro il mio OrcoPinoR, mettiti il cuore il pace, controlla che i BPM non salgano oltre i 160 e la cima prima o poi arriverà. Con gli altri tapascioni al seguito, facciamo a gara ad avvistare le marmotte indaffaratissime e anche un po' spaventate da tutti noi. Non fischiano, a quello ci pensano già i nostri polmoni. La segnaletica indicante il numero di chilometri mancanti al Col du Galibier, è di conforto. Come i grani di un rosario. Ogni chilometro, un mantra, una preghiera affinchè la salita finisca presto. E alfine la cima è conquistata. Come previsto da Meteo France il colle è al gelo del 5gradi. Poggio lo zainetto sul sacro fango del colle, cambio la maglia fradicia, mi copro come un palombaro e mi getto verso la discesa, verso il colle del Lautaret a quota 2000slm. Col du Galibier 2642slm --> Bourg D'Oisans 700slm Le strade per fortuna sono chiuse al traffico fino alle 18.00, cosi che si possono prendere delle belle velocità. Accendo le luci di posizione, ci attendono tre tunnel poco illuminati. Perdiamo 2000D- in men che non si dica. A due terzi della discesa verso Bourg D'Oisans mi fermo in un bar per una coca-cola e l'ultimo panino autoctono. Mi preparo per i 21 fatidici tornanti dell'Alpe D'Huez. Bourg D'Oisans 700slm --> Alpe d'Huez 1900slm 21Tornanti Sono le 17.20, la chiusura dell'unico cancello orario è previsto per le 18.15. Sono in anticipo di 55min Se passi il cancello orario hai diritto a scalare l'Alpe D'Huez. 21 terribili tornanti. Il sole cattivo stavolta mi cuoce. Chi ha dietro l'organizzazione può liberarsi di tutto e salire leggero. Da parte mia faccio una borsata di tutto quello che non mi serve e nascondo l'involucro nel boschetto del 21°tornante. Lo recupererò il giorno dopo sulla strada verso casa. Attenzione però, se farete come me, occorre nasconderlo bene,. Ci sono in giro bande di monelli che fanno incetta di materiale abbandonato dai ciclisti. Questi monelli fanno un baffo persino ai nostri "scugnizzi". Mi godo la salita all'Alpe d'Huez, ormai quasi certo di avere portato la "marmottina a casina". Diversi i rifornimenti di sola acqua. Arrivo all'Alpe D'Huez alle 19.15 ma il crono segnerà 10h31min per via dello stopCrono della discesa dal col du Glandon. I regali finale dell'organizzazione ufficiale sono un cappellino di cotone con Logo Marmotte, l'immancabile medaglia ricordo e il brevetto d'argento che userò "nonSocome nonSodove". I numeri : 7500 partenti 6292 arrivati 1208 non arrivati Ringraziamenti Grazie a tutti gli Orchi "Cacciatori di Colli" che mi hanno accompagnato nella preparazione invernale, nell'obbiettivo primaverile della Granfondo Gimondi e nelle uscite estive ai colli vicino casa.